Come creare un negozio sostenibile: dalla tecnologia alle best practice

Come creare un negozio sostenibile: dalla tecnologia alle best practice

La sostenibilità è un tema chiave non soltanto per le grandi aziende del retail, ma anche per i singoli punti vendita. Al di là della regolamentazione, sono sempre di più i consumatori che decidono di affidarsi solo a chi incorpora, nel proprio modello di business, il rispetto per il pianeta e per il suo futuro 

D’altronde, il successo nel business e la sostenibilità ambientale non sono concetti alternativi ma complementari; non c’è bisogno di scegliere, e spesso le decisioni prese per uno scopo condizionano positivamente anche l’altro. L’esempio d’eccellenza è la digitalizzazione.  

Approfondiamo allora come creare un negozio sostenibile e introduciamo un esempio concreto, quello del DTR IOT Bar, un vero e proprio kit di digitalizzazione sostenibile dedicato agli operatori del settore Horeca. 

 

Come creare un negozio sostenibile: dai dati ai pilastri  

La sostenibilità sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel settore retail, come evidenziato dalla ricerca Trend di sostenibilità nel retail condotta da Confimprese: per il 45% delle aziende nel settore dell’abbigliamento e il 58% in quello della ristorazione, l’obiettivo primario in termini ESG è l’efficientamento dei punti vendita, seguito dall’implementazione di attività di economia circolare.  

Si tratta di un orientamento in linea con le aspettative dei clienti: il 78,3% ritiene che la riduzione delle emissioni, sia dirette che indirette, debba essere la priorità, seguita dall’adozione di norme per limitare l’inquinamento e dall’impegno verso la circolarità. Questi primi dati sottolineano di già come la sostenibilità sia una leva strategica per soddisfare consumatori sempre più attenti a pratiche ecocompatibili. 

La vera sfida, tuttavia, è a monte. I commercianti, infatti, vogliono capire come creare un negozio sostenibile, supponendo che l’attività esista già e quindi debba andare incontro a un processo di trasformazione che non la snaturi e la arricchisca sotto tutti i punti di vista: produttività, rispetto per l’ambiente, riduzione dei costi e fidelizzazione, giusto per citarne alcuni.  

Per quanto utile, la singola iniziativa rivolta alla sostenibilità dovrebbe far parte di una strategia più ampia che riguardi l’ambiente fisico del punto vendita, i servizi che lo alimentano, la tecnologia con cui viene gestito e i processi verso i clienti e i fornitori. In altri termini, la sostenibilità (ambientale) è un percorso di innovazione che può essere progressivo e graduale, ma deve riguardare l’attività del punto vendita a 360 gradi, dalla scelta dei fornitori alle operazioni quotidiane.  

 

Come creare un negozio sostenibile: 3 step  

Se è vero che l’approccio alla sostenibilità deve essere sistemico, a livello pratico ci sono diverse aree e azioni che possono essere attuate per rendere l’attività più green e rispettosa dell’ambiente. Vediamo allora, nel concreto, come creare un negozio sostenibile, valutando tutte le attività da far rientrare nella propria strategia. 

 1. Ottimizzazione dell’efficienza energetica  

Il percorso verso il negozio sostenibile può partire da qui. L’uso efficiente dell’energia è infatti fondamentale sia per abbassare i costi operativi del negozio, sia per minimizzare il suo impatto ambientale.  

Il tema è molto ampio e in questa sede si possono fornire soltanto delle indicazioni di massima. Per prima cosa, ha senso scegliere un fornitore che usi solo, o prevalentemente, energie rinnovabili per le proprie forniture, come fotovoltaico, eolico e geotermico. Il punto vendita può poi ambire all’autosufficienza energetica installando dei pannelli solari, solitamente sul tetto del negozio (laddove possibile). Si tratta di una soluzione che permette di coprire parte o addirittura tutta la domanda energetica del punto vendita diminuendo la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili e contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 

Altre azioni da mettere in campo sono sicuramente l’impiego di illuminazione LED, l’installazione di sistemi di condizionamento dell’aria ad alta efficienza e l’impiego di tecnologia volta a creare un ambiente confortevole e attento agli sprechi. In questo senso, a livello pratico, la sensoristica IoT può regolare automaticamente la temperatura “obiettivo” non solo in funzione di quella esterna (come avviene di solito), ma anche della quantità di persone presenti in punto vendita, così da migliorare la loro esperienza e non impegnare gli impianti quando non necessario.  

 2. Selezione dei fornitori e riduzione degli sprechi  

Le iniziative di ogni realtà del retail sul fronte della produzione sostenibile, dall’impiego di materiali riciclabili all’adozione di pratiche di economia circolare, sono ben note. Per questo, il negozio può dimostrare il proprio interesse a tutelare il pianeta scegliendo fornitori capaci di dimostrare (anche con apposite certificazioni) le proprie pratiche di sostenibilità 

L’impegno verso la riduzione degli sprechi riguarda peraltro più ambiti: la gestione dei rifiuti, che in un’attività commerciale sono minori rispetto a una produttiva ma comunque rilevanti; l’utilizzo di un packaging eco-friendly e, sul lato tecnologico, l’adozione di soluzioni avanzate di gestione dell’inventario, che prevengono l’eccesso di stock e fanno acquistare al punto vendita la quantità giusta di prodotti per soddisfare la domanda.  

3. Puntare sulla digitalizzazione del punto vendita  

La digitalizzazione è uno dei grandi abilitatori della sostenibilità. I motivi sono almeno due: in primis, la dematerializzazione, ovvero la sostituzione della carta con formati e comunicazioni elettroniche; in secondo luogo, l’automazione, conseguenza diretta dell’implementazione di soluzioni digitali.  

L’automazione porta sicuramente ad accelerare i processi, ad evitare i lavori ripetitivi e a minimizzare gli errori; per non parlare degli effetti sulla logistica, altro grande tema del mondo retail: ottimizzare le spedizioni (dal fornitore al punto vendita e/o da questa al cliente) ha un impatto determinante non solo sui costi ma anche sulle emissioni dirette, diventando un altro ambito nel quale la digitalizzazione genera benefici sia di business che green.  

 

Come creare un negozio sostenibile: l’esempio del DTR IoT BAR 

In DTR Italy siamo certi che il mix digitale e sostenibilità sia la chiave vincente per gli esercizi commerciali. Oltre a supportare la digitalizzazione del punto vendita, abbiamo realizzato una soluzione apposita in ottica green: il DTR IoT BAR è un kit all-in-one che permette ai gestori di bar, ristoranti o take-away di essere operativi in qualsiasi location (spiaggia, piscina, in occasione di eventi all’aperto…) in tempi molto brevi, con una dotazione tecnologica allo stato dell’arte e con il massimo rispetto per l’ambiente.  

Alla base del kit vi è infatti un chiosco realizzato completamente in cartone e a impatto zero, connesso a Internet e dotato di svariate innovazioni digitali targate DTR. Per esempio, inquadrando semplicemente un QR Code, i clienti possono accedere al menu con il proprio smartphone e ordinare in modalità self ordering. 

L’esercente, dal canto suo, monitora e governa l’attività tramite il gestionale MoitoIOT, integrato nella soluzione. Il software cloud-based non è solo personalizzabile rispetto alle esigenze di ciascuna installazione, ma ha consumi ridotti ed è accessibile tramite smartphone e tablet, non richiedendo così l’acquisto di hardware dedicato. Non da ultimo, il DTR IoT BAR comprende anche DTR4Value, ovvero la fidelity card digitale, personalizzabile e facilmente gestibile dal punto cassa.  

In questo modo, il DTR IoT BAR garantisce operatività in tempi brevi e massimizza la soddisfazione del cliente, ma senza dimenticare l’ottimizzazione dei costi e, appunto, l’attenzione per l’ambiente che ci circonda.  

Softwaregestionale

 

Fonti consultate: 

Ricerca “Trend di sostenibilità nel retail”, Confimprese, 2024