La crescente centralità della Customer Experience è l’acceleratore di un processo già in atto che lega il negozio fisico e quello digitale, permettendo un’esperienza di acquisto più fluida e in ottica multicanale. Questa commistione, sempre più forte, tra fisico e digitale richiede una spinta all’innovazione anche dai negozi di dimensioni più contenute, che sono chiamati a rivedere la propria strategia di vendita e di crescita mettendo al centro il cliente, con le sue esigenze e desideri.
Sono per questo 3 i trend del retail che stanno guidando questa evoluzione: l’omnicanalità, le applicazioni dell’intelligenza artificiale – sempre più a disposizione anche del piccolo imprenditore del commercio – e l’attenzione crescente verso le logiche di sostenibilità, richiesta dal mercato.
1. Il primo trend del retail: l’omnicanalità
Da diversi anni il comparto del retail sta vivendo un processo di trasformazione dei suoi canali di vendita, con un progressivo spostamento verso il digitale. In base ai dati dell’Osservatorio eCommerce B2C del PoliMI, da un lato, lo scorso anno è cresciuto il peso dell’eCommerce, con gli acquisti dei consumatori italiani che sono valsi ben 54,2 miliardi di euro (+13%), mentre il commercio negli store fisici, pur confermando la sua importanza, registra il tasso di decrescita più alto degli ultimi cinque anni.
Qual è, quindi, il punto di incontro fra la dimensione digitale e quella fisica del comparto? Una possibile risposta, che si riflette in un importante trend del retail, è la spinta all’omnicanalità, articolata in diverse direzioni.
- La prima riguarda l’esperienza del cliente: ad esempio, la possibilità di iniziare un acquisto online e terminarlo nello store fisico, grazie a un percorso senza soluzione di continuità e un’evasione dell’ordine efficiente. Ideale, in ottica di fidelizzazione.
- La seconda porta gli strumenti digitali nel negozio fisico: i sistemi di online selling, ad esempio, per acquistare online direttamente dallo store, o il cosiddetto scaffale infinito, che integra l’assortimento fisico con quello online.
- La terza introduce alcune abitudini dei consumatori online anche negli store fisici, fra cui la disponibilità di chioschi digitali dove il cliente può ricercare maggiori informazioni sui prodotti direttamente dal negozio, metodi di pagamento innovativi o sistemi di self checkout.
È evidente che una visione omnicanale del rapporto con il cliente si traduce nella necessità di rivedere anche gli aspetti gestionali, adottando nuovi strumenti capaci di integrare in modo efficiente il piano fisico con quello digitale.
2. Il secondo trend del retail: l’intelligenza artificiale
Un altro trend retail che continua a rafforzarsi nel 2024, trasversale rispetto ai diversi mercati, è la scommessa sull’intelligenza artificiale. Tra le maggiori applicazioni per il retail, troviamo sicuramente l’impiego di chatbot per supportare la Customer Experience e il post-vendita: si tratta di strumenti utili a fidelizzare i clienti perché lo aiutano a indirizzare meglio le sue scelte d’acquisto.
Tra le applicazioni ricadono anche gli algoritmi predittivi, che possono essere sfruttati per efficientare l’inventario e per la programmazione degli approvvigionamenti per il magazzino, grazie alla previsione della domanda e all’analisi dei comportamenti di acquisto.
In questa prospettiva, l’intelligenza artificiale si rivela anche un valido alleato dell’omnicanalità perché facilità l’orientamento del punto vendita verso un modello di commercio integrato tra fisico e digitale: per conseguire questo obiettivo, è cruciale ottenere i giusti dati attraverso l’impiego di strumenti tecnologici avanzati, quali soluzioni gestionali in cloud o sistemi POS evoluti.
3. Il terzo trend del retail: la sostenibilità
Oggi i valori etici e le questioni legati alla sostenibilità incidono sempre di più sulle scelte di acquisto dei consumatori, anche durante i periodi di saldi . Gli esercenti possono rispondere a questo nuovo trend retail mettendo in atto diverse strategie.
- La scelta di un packaging sostenibile, ad esempio eliminando del tutto la plastica in favore della carta;
- l’adozione di una logistica “green” che prevede, ad esempio, l’uso di mezzi elettrici;
- l’introduzione di linee di prodotti second hand o attrezzatura ricondizionata;
- la riduzione degli sprechi, grazie a una gestione data driven che metta in evidenza le inefficienze come quelle energetiche;
- l’impiego di arredi green, ad esempio realizzati con materiali riciclati, che consentono quella che viene chiamata digitalizzazione sostenibile: significa saper sfruttare le nuove tecnologie digitali per lo sviluppo della propria attività senza, però, scendere a compromessi sull’ecosistema.
Governare il cambiamento tra i trend retail: serve una gestione integrata
In sintesi, i trend retail di quest’anno tracciano nuove abitudini di acquisto che trasformeranno il modo di fare shopping grazie a una combinazione tra omnicanalità, applicazioni dell’intelligenza artificiale e spinta alla sostenibilità. Gli esercenti e i piccoli rivenditori che punteranno su una gestione integrata tra fisico e digitale, grazie alle soluzioni innovative digitali, possono avere un vantaggio competitivo per governare in modo strategico il cambiamento in atto.