Scontrino elettronico 2021: tutto quello che c’è da sapere

Scontrino elettronico 2021: tutto quello che c’è da sapere

Pensato per combattere l’evasione fiscale, lo scontrino elettronico si rivela un alleato dei commercianti per imboccare la strada della trasformazione digitale. Attraverso l’impiego del registratore telematico, indispensabile strumento previsto dalla normativa per adempiere agli obblighi di trasmissione dei corrispettivi all’amministrazione fiscale, si rinnovano i processi e quindi la stessa gestione del negozio a 360 gradi. Sul medio e lungo termine, grazie all’analisi dei dati raccolti, diventa più facile identificare le giuste strategie per aumentare la rendita 

 

Conoscere le caratteristiche e le regole dello scontrino elettronico è però il primo passo per capire come coglierne al meglio tutte le opportunità. 

 

Scontrino elettronico, che cos’è e come funziona 

Tutti i commercianti hanno l’obbligo di emettere lo scontrino elettronico dal primo gennaio 2020. Ancora prima, i contribuenti con volume d’affari superiore ai 400.000 euro nel corso del 2018 hanno avuto invece come mese di partenza luglio 2019. Il principale obiettivo dietro a questa decisione è contribuire alla lotta all’evasione: l’automatizzazione e l’informatizzazione delle procedure consente infatti maggiore trasparenza e consente anche di ridurre gli errori.  

 

Dal punto di vista tecnico, lo “scontrino elettronico” è il documento commerciale che sostituisce la precedente ricevuta fiscale o scontrino fiscale consegnati normalmente al cliente prima dell’introduzione di questa novitàChi si occupa di commercio al minuto deve provvedere, da legge, alla memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri.  

 

Cosa si rischia se non si fa lo scontrino elettronico 

Trattandosi di un obbligo di legge, in caso non si provvedesse a eseguire queste disposizioni si rischiano sanzioni. Queste, in base alla Legge di Bilancio 2021, sono quantificate in: 

  • il 90% dell’imposta che corrisponde alla cifra che non è stata memorizzata o trasmessa, partendo da un minimo di 500 euro; 
  • 100 euro se il non aver trasmesso i dati, o averlo fatto in ritardo o in modo incompleto o falso, non incide comunque sulla liquidazione dei tributi.  

Oltre a ciò, si può essere sanzionati anche se non si dispone del registratore telematico. Dunque: attenzione agli strumenti di cui si dispone! 

 

Registratore telematico per lo scontrino elettronico, perché è vantaggioso 

Il registratore telematico rappresenta la vera leva d’innovazione per un commerciante al dettaglio. Un fornitore specializzato, che disponga delle necessarie autorizzazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate è il modo migliore per procurarselo: è importante scegliere quindi un partner a tutto tondo, che sia in grado non solo di procurare un dispositivo naturalmente indispensabile per l’utilizzo quotidiano, ma che possa anche accompagnare in un virtuoso percorso di trasformazione digitale relativo a tutti i processi gestionali e organizzativi della propria attività.  

Attraverso il registratore telematico dunque si aprono le porte a un grande numero di servizi digitali utili a semplificare e velocizzare le operazioni giornaliere. Un’altra caratteristica importante è che alcuni dispositivi permettono di ricevere aggiornamenti e assistenza da remoto, in modo davvero rapido: avvisando il proprio distributore di riferimento, non ci sarà bisogno di fissare appuntamenti e prevedere, in attesa della visita del tecnico, periodi di tempo più o meno lunghi in cui il macchinario magari non funzionerà bene. Attraverso l’utilizzo del software legato al registratore telematico, i dati raccolti dallo strumento sono poi analizzati e tradotti in informazioni strategiche importanti in ottica di miglioramento continuo della propria attività commerciale.  

 

Registratore telematico scadenze